Il welfare in aforismi a cura di Giuseppe Rocco
La più grande ricchezza è nel bastare a se stessi - Epicuro
Tra le diverse forme di copertura vi è in primo luogo il Fondo sanitario. Va a tal proposito ricordato come il Decreto del Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali che ha istituito l’Anagrafe dei fondi sanitari specifica quali sono le prestazioni vincolate che devono essere erogate oltre il 20 per cento del totale per beneficiare delle agevolazioni fiscali che sono state introdotte dal Testo Unico delle Imposte sui Redditi (vedi infra).
Le prestazioni chiamate in causa ai fini tributari sono proprio quelle socio-sanitarie rivolte a persone non autosufficienti (ad esempio, l’aiuto domestico), quelle orientate al recupero sanitario di soggetti temporaneamente inabili per infortunio o malattia (cure termali e percorsi riabilitativi) e le prestazioni odontoiatriche. Cominciano poi a diffondersi anche in Italia le polizze assicurative che coprono il rischio della non autosufficienza (long term care). Possono garantire in via generale due tipi di copertura che si rifanno al ramo vita o a quello malattia: nel primo caso i risparmi vengono accumulati in un fondo che, al momento in cui si verifica l’evento, pagherà una somma prefissata per tutto il periodo di perdita dell’autosufficienza (anche tutta la vita). Nel secondo caso non c’è accumulazione ma il premio pagato durante l’anno sarà utilizzato per far fronte ai rischi del periodo in oggetto.
Come si determina il diritto alla prestazione?
Sono state individuate normativamente sei attività elementari della vita quotidiana (Adl, acitivity of daily living): deambulare, lavarsi, vestirsi, nutrirsi, essere incontinenti e usare i servizi igienici. In alcune polizze si prevede che si sia non autosufficienti se non si è in grado di ottemperare ad almeno 3 delle 6 attività; in altre tipologie contrattuali si applica il metodo del punteggio, attribuendo a ciascuna funzione vitale uno score.