Welfare in gioco

Rime di welfare a cura di Giuseppe Rocco

25 Febbraio 2019

L’aquilone, Giovanni Pascoli

Ed ecco ondeggia, pencola, urta, sbalza,
risale, prende il vento; ecco pian piano
tra un lungo dei fanciulli urlo s'inalza.

S'inalza; e ruba il filo dalla mano,
come un fiore che fugga su lo stelo
esile, e vada a rifiorir lontano.

S'inalza; e i piedi trepidi e l'anelo
petto del bimbo e l'avida pupilla
e il viso e il cuore, porta tutto in cielo.

Più su, più su: già come un punto brilla
lassù, lassù... Ma ecco una ventata
di sbieco, ecco uno strillo alto... - Chi strilla?

Nel già affollato cielo pensionistico la flessibilità previdenziale va in quota. Nel triennio 2019-2021 in via sperimentale viene infatti introdotto un nuovo canale di pensionamento, quota 100, che si aggiunge alla pensione di vecchiaia e alla pensione anticipata. Per accedervi occorre abbinare due paletti minimi rappresentati da 62 anni di età (il requisito anagrafico non è però indicizzato alla speranza di vita) e 38 anni di contributi.

Per il concreto pensionamento, una volta raggiunti i requisiti, è necessario in ogni modo attendere la finestra mobile. Per i dipendenti privati e gli autonomi la finestra è di 3 mesi, mentre per i dipendenti pubblici la finestra è semestrale. I dipendenti pubblici hanno anche un obbligo di preavviso che ha un termine di 6 mesi, per fare in modo che si salvaguardino i principi costituzionali del buon funzionamento e della efficienza della pubblica amministrazione.

Procedendo ad una sintesi di riepilogo delle diverse possibilità di pensionamento con quota 100:

  • i lavoratori dipendenti privati che hanno maturato i requisiti entro il 31 dicembre 2018 possono accedere al pensionamento dal 1° aprile 2019. Successivamente, per i requisiti maturati dal 1° gennaio  ogni 3 mesi dal raggiungimento
  • i lavoratori dipendenti pubblici che hanno maturato i requisiti entro l’entrata in vigore del decreto pensioni (decreto n. 4 del 28 gennaio 2019) possono accedere al pensionamento dal 1° agosto 2019  e poi, per i requisiti maturati dal 1° gennaio ogni 6 mesi dal raggiungimento dei requisiti
  • dal 1° settembre in linea con l’inizio dell’anno scolastico i lavoratori Scuola ed Afam

Si prevede però che il diritto conseguito entro il 31 dicembre 2021 può essere esercitato anche successivamente a tale data, ferme restando le disposizioni del decreto.

 

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