Welfare in gioco

Welfare in gioco a cura di Giuseppe Rocco | Sette e mezzo

30 Ottobre 2024

La previdenza complementare si struttura sulla capitalizzazione finanziaria dei contributi versati lungo l’arco della intera vita lavorativa dell’aderente. 

I contributi sono investiti in un comparto del fondo pensione su indicazione dell’iscritto che dovrà scegliere quello più adatto rispetto alle proprie aspettative di rendimento, alla sua tolleranza al rischio e alla distanza dal pensionamento.  È importante poi diversificare il proprio investimento previdenziale sia in senso orizzontale (verso 100 euro, 50 in una linea magari più aggressiva e 50 in una più conservativa) che verticale (a inizio carriera investo su linee più aggressive per poi gradatamente evolvere su linee più tranquille).

La cosa importante è avere chiaro cosa si debba volere dal proprio investimento previdenziale. Crescere gradatamente nel tempo, con pazienza e un livello di rischio complessivamente adeguato, avvicinandosi il più possibile all’obiettivo di integrazione pensionistica, il proprio “sette e mezzo”, evitando di “sballare” con “fughe finanziarie” in avanti improvvide. 

La finalità è previdenziale e non speculativa, la previdenza complementare è un veicolo di quello che la Covip definisce come “capitale paziente”.

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