Il welfare in aforismi a cura di Giuseppe Rocco
La vita è l'infanzia della nostra immortalità - Wolfgang Goethe
Il quadro demografico italiano è quello di un Paese sempre più anziano. Come emerge dai risultati de recente studio “La mortalità dei percettori di rendita in Italia”, realizzato dall’Ordine degli Attuari, negli ultimi dieci anni osservati fino al 2011 la speranza di vita dei pensionati sessantacinquenni è aumentata, passando mediamente nei vari settori da 17/20 anni a 18/21 anni per gli uomini e da 20/23 anni a 22/25 anni per le donne. Il che significa una vita media per gli uomini di 83/86 anni e di 87/90 anni per le donne, destinata ad allungarsi da qui al 2045 a 88 anni per gli uomini e a 92 anni per le donne.
Diventa allora di fondamentale importanza la necessità di sapere gestire adeguatamente il periodo del decumulo, utilizzando lo strumento della rendita vitalizia, la prestazione principale di una forma pensionistica complementare, che copre dal “rischio longevità” (i.e rischio di eccessiva sopravvivenza). Il tutto in un Paese come il nostro caratterizzato da una ridottissima esperienza nella percezione di rendite (carente quindi in quello che si definisce come “learning by doing”) fino ad oggi corrisposte in misura prevalente dal sistema pensionistico obbligatorio.