Welfare in gioco

Welfare in scena a cura di Giuseppe Rocco | Senilizzazione della popolazione

16 Settembre 2020

"La verità è pura di rado e semplice mai" 

L’importanza di chiamarsi Ernest, Oscar Wilde

 

Il nostro sistema di Welfare pubblico sconta gli effetti dell’elevato debito pubblico e del fenomeno evolutivo della senilizzazione della popolazione.

La rappresentazione di qualche dato è particolarmente eloquente.

Secondo le rilevazioni dell’Istat nel 2018 la speranza di vita alla nascita era pari a 85,2 anni per le donne e 80,9 per gli uomini.

Si prevede che nel 2050 la quota delle persone con 65 anni o più sul totale della popolazione, attualmente al 22,6%, sfiorerà il 34% e quella degli over 85, oggi intorno al 3,5%, supererà la quota del 7%; l’indice demografico di dipendenza strutturale già oggi al 56,1% arriverà all’85%, mentre quello di dipendenza degli anziani, attualmente pari al 35,2%, crescerà fino al 63%. 

Vivere più a lungo non significa poi sempre vivere meglio.

La speranza di vita in buona salute alla nascita si attesta a 58,2 anni e quella a 65 anni è pari a 13,7 anni per gli uomini e 14,3 per le donne, contro una media UE rispettivamente di 14,4 e 15,8 anni. Sempre a 65 anni la speranza di vita senza limitazioni funzionali è di 7,8 anni per gli uomini e 7,5 per le donne a fronte di una media europea di 9,4 anni per entrambi i generi.

             

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