Gamification ed educazione finanziaria

Sarebbe bello giocare a Candy Crush e contemporaneamente imparare a gestire le proprie finanze.

Questo è ciò a cui aspirano oggi coloro che stanno diffondendo la gamification, ovvero l’utilizzo di elementi/tecniche mutuati dai giochi e dal game design in contesti esterni ai giochi stessi.

L’educazione finanziaria è oramai diventata una priorità indiscussa in molti paesi, Italia inclusa, ma ancora manca una strategia condivisa su come insegnarla in modo efficace.

La finanza si sa è materia complessa e noiosa, ma poiché tocca il benessere e il futuro famigliare è anche fonte di ansia e frustrazione e quando la devono affrontare spesso le persone si scoraggiano perché fanno fatica a trovare nelle campagne informative tradizionali degli appigli alla loro realtà e ai loro bisogni.

Con la gamification si vuole proprio superare questa distanza, cercando di coinvolgere emotivamente ed intellettualmente le persone nelle proprie decisioni finanziarie. Benché ciascuno di noi non si consideri un giocatore, avrà probabilmente incontrato nella sua vita quotidiana esempi di tecniche di gamification: dalla partecipazione attiva ai programmi fedeltà delle compagnie aeree o del nostro supermercato sotto casa all’incentivo a fare qualche passo in più ogni giorno per guadagnare ricompense utilizzando applicazioni come Fitbit.

L’idea è proprio quella perché i giochi di tipo finanziario vogliono coinvolgerci, in fondo anche intrattenerci, e soprattutto aiutarci a mettere la testa sui temi della finanza personale.

Domani in autobus andando al lavoro, anziché far esplodere caramelle, con il mio telefono potrò con la stessa soddisfazione verificare i progressi del mio fondo pensione e competere con i miei compagni di ufficio su quanto stiamo risparmiando questo mese…chi lo avrebbe mai detto.

Scritto da Barbara Alemanni