VIII indagine campionaria Mefop: le preoccupazioni per il futuro e il ruolo del welfare
L’8° Indagine campionaria Mefop, presentata a Roma a luglio 2023, ha indagato le percezioni degli italiani nei confronti di previdenza e sanità.
La ricerca ha raccolto 6.051 interviste, che sono state somministrate a giugno 2022 ad un campione rappresentativo della popolazione italiana.
Preoccupazioni per il futuro
La salute, in particolar modo il timore di ammalarsi e di versare in una condizione di non autosufficienza, e le pensioni inadeguate sono tra le eventualità che generano più ansia tra gli italiani.Conoscenza della previdenza
Per quel che riguarda la conoscenza della previdenza, dalla ricerca emerge un basso livello di consapevolezza sia del funzionamento del sistema pensionistico pubblico (meno di un italiano su due sa come funziona) sia del metodo utilizzato per il calcolo della pensione.
Solo il 19% dei lavoratori più giovani, a cui si applicherà per intero il sistema contributivo, conosce il corretto metodo di calcolo della pensione, mentre ben il 30% non ha alcuna cognizione sul profilo.
La scarsa dimestichezza con questi temi può distorcere la percezione della realtà e può impedire, soprattutto ai più giovani che non sanno di preciso come verrà calcolata la pensione futura, di pianificare il proprio futuro previdenziale.
Anche la conoscenza del sistema di previdenza complementare non è molto diffusa: solo il 35% degli intervistati dichiara di sapere come funziona.
Adesione al welfare privato
La possibilità di percepire una pensione aggiuntiva a quella che verrà erogata dal sistema pubblico è la motivazione principale che spinge a aderire ad un fondo pensione. Le ragioni della mancata partecipazione sono invece legate all’impossibilità di risparmiare a sufficienza (38%), alla percezione di avere ancora molto tempo per pensare alla pensione (16%) e alla mancanza di un contratto stabile (14%).
Anche le intenzioni future non sono molto incoraggianti: il 31% non sa cosa farà, mentre il 26% dichiara che non aderirà alla previdenza complementare.
Per quanto riguarda la sanità integrativa, il 32% è iscritto ad un fondo sanitario, con percentuali maggiori tra chi aderisce anche ad un fondo pensione (54%) e minori tra chi non partecipa alla previdenza complementare (21%).
Nonostante gli intervistati siano complessivamente consapevoli che i sistemi sanitari e previdenziali pubblici non riusciranno da soli a rispondere alle esigenze future di tutti i cittadini, solo 1 su 3 ritiene che ricorrere al welfare privato per integrare i servizi offerti dal welfare pubblico sia un’azione utile per il futuro.
In particolare, il 43% ritiene che sia conveniente incrementare altre forme di risparmio privato da utilizzare in caso di necessità, il 26% ritiene vantaggioso integrare i servizi sanitari pubblici con un fondo sanitario privato e il 31% pensa che sia utile rinforzare la pensione pubblica con un fondo pensione privato.
Maggiori informazioni sui risultati dell’indagine campionaria sono disponibili nell’articolo del blog Gli italiani e la previdenza: evidenze dall’indagine campionaria Mefop