La previdenza complementare nei primi 9 mesi del 2023
Periodicamente la Covip pubblica sul proprio sito il report con gli aggiornamenti statistici dei dati sulla previdenza complementare.
Posizioni attive
Secondo i dati aggiornati a settembre 2023, le posizioni attive presso i fondi pensione sono quasi 10,6 milioni, il 3% in più rispetto alla fine del 2022, per un totale di iscritti pari a 9,5 milioni. Le posizioni aperte risultano superiori al numero di iscritti per via delle adesioni multiple, cioè una stessa persona può essere iscritta a due o a più fondi pensione.
Nei fondi pensione negoziali le posizioni attive a fine settembre 2023 raggiungono quasi i 4 milioni, il +4,9% rispetto alla fine del 2022, nei fondi aperti sono oltre 1,9 milioni, il +3,8% rispetto a dicembre 2022 e nei PIP sono oltre 3,7 milioni, il +1,1% rispetto a fine 2022.
A queste posizioni vanno aggiunte le 684 mila aperte presso i fondi preesistenti e le 208 mila attive presso i PIP “vecchi” (ossia i PIP che erano già operativi prima dell'entrata in vigore della nuova normativa e che, non essendosi adeguati alla disciplina attuale, continuano ad operare ma non possono raccogliere nuove adesioni).
Risorse per prestazioni, contributi e rendimenti
Le risorse per le prestazioni (anticipi, riscatti, rendite, etc.) a settembre 2023 hanno raggiunto i 215 miliardi di euro, il +4,7% rispetto a dicembre 2022. I contributi raccolti nei primi nove mesi dell’anno hanno superato i 9,7 miliardi di euro, il +6% rispetto allo stesso periodo del 2022, in cui erano stati oltre 9,2 miliardi di euro.
I rendimenti registrati da tutte le tipologie di fondi pensione sono stati positivi nei primi nove mesi del 2023. Il rendimento generale dei fondi negoziali è stato del 2,2%, quello dei fondi aperti del 3% e quello dei PIP del 3,6%. I rendimenti maggiori sono stati registrati dalle linee più azionarie e sono stati pari al 4,5% per i fondi negoziali, al 5,5% per i fondi aperti e al 6% per i PIP.
Se si analizzano gli ultimi 10 anni, i rendimenti risultano positivi per tutte le forme pensionistiche. In particolare, sono stati del 2,3% nei fondi negoziali, del 2,6% nei fondi aperti e del 3,1% nei PIP. Nel periodo si confermano più redditizie le linee con maggiore componente azionaria (4,8% per i negoziali, 5,1% per gli aperti e 4,9 per i PIP).