Previdenza complementare: scelte di investimento e requisiti
Cosa si è detto questa settimana su pensione e sanità in 900 battute.
In uno degli articoli della settimana troviamo un’analisi dei dati Covip sulle scelte di investimento degli iscritti alla previdenza complementare. Se nel complesso le linee garantite e obbligazionarie sono le più scelte, si nota comunque una coerenza (ad eccezione degli iscritti ai Pip) con la logica del lifle cycle, secondo la quale gli iscritti più giovani scelgono profili di investimento più dinamici e quelli vicini al pensionamento profili meno azionari.
In un altro articolo si dà risalto alla novità prevista per gli iscritti ad un Fondo pensione che si trasferiscono in un Paese dell’UE. Per questi, infatti, basteranno 3 anni di adesione alla previdenza complementare (oltre all’età per la pensione pubblica), e non i tradizionali 5 anni, per maturare il diritto alla pensione integrativa.
In altri articoli si parla dei rinnovi contrattuali dell’edilizia e della chimica - farmaceutica, che hanno stabilito aumenti salariali. Per i lavoratori edili previsti anche una serie di incentivi, come l’aumento del contributo al Fondo pensione Prevedi, la costituzione di un Fondo sanitario nazionale e quella di un fondo per l’occupazione giovanile.
Inoltre, i quotidiani si sono occupati del nuovo accordo integrativo per i lavoratori Ferrero, che prevede: un aumento del premio di produttività, un versamento annuale di 50 euro per chi è iscritto o si iscriverà al Fondo pensione Alifond, il part-time per genitori con figli piccoli e permessi aggiuntivi a quelli già previsti.