Deducibilità
Vuoi sapere in cosa consiste il meccanismo della deducibilità e quali sono i vantaggi che ne derivano?
Lo Stato ritiene che alcune spese siano da incentivare e per fare ciò le rende deducibili. Dedurre una spesa vuol dire nella pratica pagare meno tasse.
I versamenti per la previdenza complementare e – per alcune tipologie di lavoratori - quelli per la sanità integrativa rientrano tra gli oneri deducibili.
Le somme versate in un Fondo pensione o a un Fondo sanitario si sottraggono al reddito complessivo, diminuendo così la tassazione IRPEF (Imposta sul reddito delle persone fisiche) che si deve pagare.
Infatti, chi ha un Fondo pensione può dedurre dal suo reddito complessivo i contributi versati fino al limite di 5.164,57 euro all’anno; un lavoratore dipendente privato iscritto al Fondo sanitario di categoria, potrà dedurre i contributi versati fino a 3.615,20 euro.
Facciamo un esempio:
Il signor Rossi è un lavoratore dipendente che non aderisce alla previdenza complementare; nell’ipotesi in cui il suo reddito annuo lordo sia di 33.037 euro, la tassazione sulla base delle aliquote Irpef attualmente vigenti è pari a 7.720 euro. Infatti il suo reddito imponibile sarà pari a 30.000, ovvero il suo reddito lordo meno il contributo alla previdenza obbligatoria, pari al 9,19%.
Il signor Bianchi è un lavoratore dipendente con lo stesso reddito annuo lordo che aderisce a una forma pensionistica complementare versando 1.200 euro in un anno.
Il signor Bianchi deduce l’importo del suo versamento dal reddito imponibile, che risulta quindi pari a 28.800 euro (30.000 - 1.200).
La tassazione per il signor Rossi sarà di 7.720 euro mentre per il Signor Bianchi di 7.264
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Aderisce previdenza complementare? |
Reddito annuo soggetto a tassazione |
Tassazione |
Rossi |
No |
30.000 euro |
7.720 euro |
Bianchi
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Si, 1.200 euro annui |
30.000 euro |
7.264 euro |
Il signor Bianchi aderendo alla previdenza complementare ha beneficiato in quell’anno di una riduzione del carico fiscale di 456 euro.