RITA
La nuova prestazione anticipata della previdenza complementare. Che cos'è? Chi può richiederla?
La Rendita Integrativa Temporanea Anticipata, più comunemente conosciuta come RITA, è la nuova prestazione della previdenza complementare introdotta dalla Legge di bilancio per il 2018.
Che cos’è la RITA?
In concreto, grazie a questa nuova prestazione, l’iscritto ad un Fondo pensione potrà accedere in anticipo al montante (tutto o una parte) accumulato negli anni, che gli verrà erogato dal Fondo fino al raggiungimento dell’età pensionabile (per un periodo massimo di 5 o, in alcuni casi, di 10 anni).
L’iscritto al Fondo pensione è libero di decidere l’entità della cifra da richiedere in anticipo e in quante rate frazionarla. Il montante lasciato nel Fondo pensione continuerà ad essere gestito con le stesse regole.
Quali sono i requisiti per chiedere la RITA?
Prima di tutto, per poter richiedere la RITA è necessario essere iscritti alla previdenza complementare da almeno 5 anni.
Soddisfatto questo requisito base, due sono i casi in cui si può chiedere al Fondo pensione questa prestazione:
- Cessazione dell'attività lavorativa, 5 anni al raggiungimento dell'età della pensione e almeno 20 anni di contributi versati alla previdenza pubblica;
- Inoccupazione da più di 24 mesi e 10 anni al raggiungimento della pensione.
Quale tassazione è applicata alla RITA?
Alla RITA è applicato un regime fiscale con aliquota del 15% (percentuale che scende, dopo il 15esimo anno di partecipazione alla previdenza complementare, dello 0,3% ogni anno, fino ad arrivare ad un minimo del 9%).
Per saperne di più sulla RITA e sulle altre novità previdenziali, leggi l’approfondimento dedicato alle novità introdotte dalla Legge di bilancio per il 2018