Glossario welfare

RITA

04 Aprile 2018

La nuova prestazione anticipata della previdenza complementare. Che cos'è? Chi può richiederla?

La Rendita Integrativa Temporanea Anticipata, più comunemente conosciuta come RITA, è la nuova prestazione della previdenza complementare introdotta dalla Legge di bilancio per il 2018.

Che cos’è la RITA?

In concreto, grazie a questa nuova prestazione, l’iscritto ad un Fondo pensione potrà accedere in anticipo al montante (tutto o una parte) accumulato negli anni, che gli verrà erogato dal Fondo fino al raggiungimento dell’età pensionabile (per un periodo massimo di 5 o, in alcuni casi, di 10 anni).

L’iscritto al Fondo pensione è libero di decidere l’entità della cifra da richiedere in anticipo e in quante rate frazionarla. Il montante lasciato nel Fondo pensione continuerà ad essere gestito con le stesse regole.

Quali sono i requisiti per chiedere la RITA?

Prima di tutto, per poter richiedere la RITA è necessario essere iscritti alla previdenza complementare da almeno 5 anni.

Soddisfatto questo requisito base, due sono i casi in cui si può chiedere al Fondo pensione questa prestazione:

  1. Cessazione dell'attività lavorativa, 5 anni al raggiungimento dell'età della pensione e almeno 20 anni di contributi versati alla previdenza pubblica;
  2. Inoccupazione da più di 24 mesi e 10 anni al raggiungimento della pensione.

Quale tassazione è applicata alla RITA?

Alla RITA è applicato un regime fiscale con aliquota del 15% (percentuale che scende, dopo il 15esimo anno di partecipazione alla previdenza complementare, dello 0,3% ogni anno, fino ad arrivare ad un minimo del 9%).


Per saperne di più sulla RITA e sulle altre novità previdenziali, leggi l’approfondimento dedicato alle novità introdotte dalla Legge di bilancio per il 2018

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