Rime di welfare a cura di Giuseppe Rocco
Canto XXXI, vv 7-9, Paradiso - Divina Commedia, Dante
Sì come schiera d’ape che s’infiora
una fiata e una si ritorna
là dove suo laboro s’insapora
L’ "alveare di flessibilità” dell’Ape prosegue la propria sperimentazione anche nel 2019.
All’Ape volontaria ed Ape aziendale per cui già per dir così “a bocce ferme” si prevedeva la continuazione del percorso per l’anno in corso, anche per l’Ape sociale il decreto n.4 del 28 gennaio proroga la vigenza fino al prossimo 31 dicembre.
Va ricordato come l’Ape sociale è una prestazione assistenziale che “accompagna” con un reddito finanziario ponte alcune categorie di lavoratori ritenuti meritevoli di tutela dall’ordinamento.
L'indennità è corrisposta ogni mese per 12 mensilità nell'anno, fino all'età prevista per il conseguimento della pensione di vecchiaia o comunque fino al raggiungimento dei requisiti per la pensione anticipata, per un periodo massimo di 3 anni e 7 mesi; è pari all’importo della rata mensile della pensione calcolata al momento dell’accesso alla prestazione e non può in ogni caso superare l’importo massimo mensile di 1.500 euro.
L'importo dell'indennità non è rivalutato, né integrato al trattamento minimo. Il trattamento di Ape sociale cessa in caso di decesso del titolare e non è reversibile ai superstiti.