Rime di welfare a cura di Giuseppe Rocco
La vecchiaia, Johann Wolfgang Goethe
La vecchiaia è una persona garbata
che bussa e ribussa alla porta;
ma ora nessuno le dice: Avanti!
e fuori dell'uscio non ci vuole stare.
Allora apre lei stessa, entra di volata,
e adesso si dice che è screanzata
In parallelo al reddito di cittadinanza è stata introdotta anche la pensione di cittadinanza.
I beneficiari sono pensionati che abbiano più di 67 anni e solo se facenti parte di un nucleo familiare tutto di ultra 67enni.
I requisiti economici sono rappresentati da un Isee non superiore a 9.360 euro all’anno e un reddito di 7.560 euro l’anno. Altri paletti sono rappresentati dall’avere un patrimonio immobiliare, diverso dalla prima casa, non superiore ai 30 mila euro e un patrimonio finanziario inferiore a 6.000 euro, 8.000 se si è in coppia.
La pensione di cittadinanza opererà come contributo di "housing support e sostegno al reddito". Una quota è infatti destinata al costo dell’abitazione ed un’altra sarà finalizzata alla integrazione del tenore di vita.
Il limite della integrazione è individuato nella “soglia di povertà” di 780 euro al mese suddiviso in un’integrazione al reddito, fino a 7.560 euro l’anno (630 al mese) se single e di 882 euro nel caso di coppie, e una quota per l’affitto o il mutuo da 150 euro (1800 euro annui).