Rime di welfare a cura di Giuseppe Rocco
Il piĆ¹ bello dei mari, Nazim Hikmet
Il più bello dei mari
è quello che non navigammo.
Il più bello dei nostri figli
non è ancora cresciuto.
I più belli dei nostri giorni
non li abbiamo ancora vissuti.
E quello
che vorrei dirti di più bello
non te l'ho ancora detto.
Il momento del pensionamento è, al di là dei profili economici, una fase particolarmente importante dal punto di vista psicologico e per gli equilibri familiari. Al di là della soddisfazione per avere raggiunto l’agognata meta soprattutto alla luce del progressivo innalzamento della età pensionabile può presentarsi un rischio soggettivo da “horror vacui” che, statisticamente, sembra cogliere più i maschi.
A tal proposito in maniera non causale va ricordata la frase provocatoria di Rita Levi Montalcini che manifestò la propria contrarietà al pensionamento. Il punto di svolta, nel caso in cui si siano coltivati hobbies o si intenda avviare altre attività, è il passaggio da una vita densa di impegni lavorativi ad una esistenza da riorganizzare, considerando anche la previsione demografica di un innalzamento della vita media che trasforma i “già anziani “in “diversamente giovani”.
Per quel che riguarda gli impatti sul menage familiare pare eloquente ricordare la trama del film d’antan “Fantozzi va in pensione” in cui Pina, moglie del ragionier Ugo, esasperata dalla presenza ingombrante e nullafacente del coniuge ormai a riposo, fa "assumere" il marito da un conoscente finanziandone il rapporto di lavoro con 500 mila lire mensili facendo credere al ragioniere che si trattasse della propria busta paga.
La “preparazione al pensionamento” potrebbe rappresentare una nuova frontiera dei piani di welfare aziendale.