Detassazione del premio di produttività e welfare aziendale: la situazione a due anni dall’avvio
I primi dati sul numero dei contratti aziendali e territoriali che danno accesso alla detassazione del premio di produttivitÃ
Il Decreto Interministeriale 25 marzo 2016, relativo alla detassazione dei premi di produttività, ha portato ad un incremento del numero di contratti aziendali e territoriali che regolano i criteri per l’assegnazione di tali premi in modo misurabile in base a un miglioramento della produttività, della redditività, della qualità, dell’efficienza e dell’innovazione, per permettere ai lavoratori di beneficiare di incentivi fiscali sulle somme ricevute come premio.
A partire dal 2016, infatti, per i redditi non superiori a 80.000€, il premio di produttività, fino ad un importo di 3.000 €, gode di una tassazione con un’aliquota agevolata pari al 10%.
Inoltre, se i lavoratori optano per la trasformazione del premio di produttività in strumenti di welfare (previdenza complementare, assistenza, sanità), su tali somme non pagano alcuna imposizione fiscale.
Il Ministero del Lavoro e delle politiche sociali, il 16 marzo 2018, ha fornito alcuni dati che ci offrono una panoramica dei contratti aziendali e territoriali depositati negli ultimi 2 anni, da cui emerge un crescente utilizzo di misure di welfare aziendale.
Al 15 marzo 2018 sono stati depositati 30.979 contratti, di cui 9.389 tuttora attivi.
7.790 sono contratti aziendali e 1.599 a contratti territoriali.
Dei 9.389 contratti attivi, 7.400 si propongono di raggiungere obiettivi di produttività, 5.423 di redditività, 4.649 di qualità, mentre 1.387 prevedono un piano di partecipazione e 3.870prevedono misure di welfare aziendale.
Maggiori informazioni sulla convenienza della trasformazione del premio di produttività in strumenti di welfare sono disponibili nell’approfondimento: “Le novità sul premio di produttività: sempre più vantaggioso convertire il premio in welfare integrativo”
I dati completi del Ministero del lavoro e delle politiche sociali sono disponibili in un apposito comunicato sul sito del Ministero