Rime di welfare a cura di Giuseppe Rocco
Se io avessi una botteguccia, Gianni Rodari
Se io avessi una botteguccia
fatta di una sola stanza
vorrei mettermi a vendere sai cosa?
La speranza.
“Speranza a buon mercato!”
Per un soldo ne darei ad un solo cliente
quanto basta per sei.
E alla povera gente
che non ha da campare
darei tutta la mia speranza
senza fargliela pagare.
La ridda di cattive notizie che “colpiscono” i giovani (è difficile trovare un lavoro, si andrà tardi in pensione, si prenderà poco) può ingenerare sentimenti di sfiducia nei confronti del futuro.
Con le opportune conoscenze e l’acquisizione di una mentalità lungimirante e costruttiva step by step va coltivata piuttosto la “ragionevole speranza” di potere progettare il proprio futuro sia professionale che in termini di welfare.
Se è vero che la società è cambiata con una serie di rischi è anche vero che vi sono molte nuove opportunità da cogliere (si pensi ai “nuovi” mestieri derivanti dalla evoluzione tecnologica).
Come canta Bob Dylan “Essere giovani significa tenere aperto l’oblò della speranza, anche quando il mare è cattivo e il cielo si è stancato di essere azzurro”.