Speranza di vita
Qual è il legame tra la speranza di vita e l'età per la pensione?
La speranza di vita indica il numero medio di anni che una persona di una specifica età ha la probabilità di vivere. Questo indicatore viene costruito in base all’analisi dei decessi registrati nella popolazione, proiettando tali informazioni nel futuro con opportune tecniche statistiche.
Di solito, per speranza di vita si intende quella alla nascita (definita anche durata media della vita o vita media), cioè gli anni medi che un neonato potrebbe attendersi di vivere. Questo indicatore viene utilizzato anche come rilevatore del livello sociale e sanitario di un Paese.
In Italia, secondo i dati ISTAT relativi al 2017, la speranza di vita alla nascita è di 80,6 anni per gli uomini e 84,9 anni per le donne.
In ambito previdenziale, invece, si fa di solito riferimento alla speranza di vita a una determinata età, per esempio 65 anni. In tal caso si intende il numero di anni che una persona di 65 anni potrebbe attendersi di vivere.
Speranza di vita a 65 anni ed età per la pensione di vecchiaia
Da diversi anni, per legge, l’età minima per poter accedere alla pensione di vecchiaia viene adattata alla speranza di vita all’età di 65 anni. Secondo questo meccanismo di adeguamento, se la speranza di vita cresce, il momento del pensionamento si allontana.
Nel corso degli ultimi anni ci sono già stati vari adeguamenti (i più recenti nel 2013, 2016 e 2019) dell’età per la pensione alla speranza di vita. Con l’ultimo, di quest’anno, l’età per andare in pensione di vecchiaia è salita a 67 anni, 5 mesi in più rispetto al 2018.
L’adeguamento del 2019 è legato all’aumento della speranza di vita a 65 anni registrato nel 2016 rispetto al 2013 . Nel 2016, infatti, la speranza di vita a 65 anni era di 20,7 anni (19,1 per gli uomini e 22 per le donne), esattamente 5 mesi in più del 2013.
L’età per la pensione nel 2019
Da quest’anno, quindi, per poter accedere alla pensione di vecchiaia è necessario avere, oltre a venti anni di contributi (requisito contributivo, che è rimasto invariato), 67 anni di età (requisito anagrafico).
Resta comunque valida la possibilità di andare in pensione anticipata con 41 anni e 10 mesi di contribuzione per le donne (un anno in più per gli uomini) ed è stata introdotta la possibilità di uscire con la quota 100, ferme restando regole agevolate per chi svolge attività pesanti o gravose o che si trovi in stato di bisogno.
Per il prossimo adeguamento bisognerà attendere il biennio 2021-2022.