Novità previdenziali 2023
Quota 103
Quota 103 è la novità previdenziale introdotta per il 2023 che consente di andare in pensione con 62 anni di età e 41 anni di contributi previdenziali.
Possono accedere a questa misura i lavoratori iscritti alle forme previdenziali gestite dall’Inps che svolgono un lavoro dipendente, nel settore privato o pubblico, autonomo o parasubordinato. Sono invece esclusi da Quota 103 i lavoratori di Forze Armate, Polizia, Polizia penitenziaria, Vigili del fuoco e Guardia di finanza.
Per raggiungere il requisito contributivo è possibile sommare i contributi versati in diverse gestioni Inps, ma non quelli versati alle casse di previdenza.
Fino al raggiungimento dei requisiti per la pensione di vecchiaia l'importo della pensione non potrà superare 5 volte il minimo Inps.
Opzione donna
La misura, già in vigore, è stata prorogata per il 2023 e permette di andare in pensione, prima rispetto a quanto accadrebbe con la pensione di vecchiaia, alle donne che, al 31 dicembre 2022, hanno maturato 60 anni di età (59 se con un figlio, 58 se con due o più figli) con 35 anni di contributi e appartengono a una di queste tipologie:
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sono delle caregiver, che offrono assistenza da almeno sei mesi ad un familiare disabile
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hanno una riduzione della capacità lavorativa dovuta ad invalidità superiore o uguale al 74%
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sono state licenziate da aziende in crisi (per queste lavoratrici, a prescindere dall’avere o meno i figli, il requisito anagrafico scende a 58 anni)
L’assegno pensionistico se si accede alla pensione con Opzione donna verrà calcolato interamente con il metodo contributivo, sistema non influenzato dal reddito, ma solo dall’entità dei contributi versati negli anni.
Pensione di vecchiaia
Per poter richiedere la pensione di vecchiaia nel 2023 è necessario soddisfare due requisiti:
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aver maturato 20 anni di contributi
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aver compiuto 67 anni
Ape sociale
Prorogata anche l’Ape sociale, il sussidio erogato dallo Stato ad alcune categorie di persone svantaggiate fino al raggiungimento del pensionamento vero e proprio.
Raggiunti i 63 anni di età, può accedere all’Ape sociale chi:
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svolge un lavoro gravoso ed ha maturato 36 anni di contributi
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è un operaio del settore edile ed ha 32 anni contributi
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è disoccupato ed ha 30 anni di contributi
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ha un’invalidità superiore o uguale al 74% ed ha 30 anni di contributi
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offre assistenza a familiari di 1° grado con disabilità grave ed ha 30 anni di contributi
Pensione anticipata
Anche per la pensione anticipata rimangono le stesse regole già in vigore.
Si può accedere alla pensione anticipata con 41 anni e 10 mesi di contribuzione per le donne e 42 anni e 10 mesi per gli uomini.
Confermata anche la pensione anticipata:
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per i lavoratori precoci (che prima dei 19 anni hanno lavorato almeno 12 mesi), con almeno 41 anni di contributi e che rientrano nelle categorie valide per l’ape sociale
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per i lavoratori che svolgono un lavoro usurante con almeno 61 anni e 7 mesi di età e 35 anni di contributi
Assegno sociale
Per un iscritto ad un Fondo pensione che ha maturato il diritto di richiedere la pensione complementare è importante conoscere il valore dell’assegno sociale perché nel caso in cui, convertendo in rendita il 70% della posizione individuale maturata, ottenga una rendita inferiore al 50% dell’assegno sociale, potrà richiedere tutta la pensione di scorta in capitale.
Nello specifico, per il 2023, l’importo dell’assegno sociale è stato fissato dall’Inps a 503,27 euro mensili, l’importo annuale è quindi di 6.542,51 euro e il 50% (dato utile per stabilire se possibile avere in capitale tutta la somma accumulata nel fondo pensione) è pari a 3.271,26 euro.
Tabella riassuntiva con i canali di uscita previsti per il 2023
Canale di uscita |
età | contributi | finestra di uscita | adeguamento speranza di vita | note |
vecchiaia |
67 anni | 20 anni | no | ogni due anni | |
anticipata |
donne: 41 anni e 10 mesi uomini: 42 anni e 10 mesi |
3 mesi | ogni due anni (dal 2027) | ||
anticipata post ’96 |
64 anni | 20 anni | no | ogni due anni | |
quota 103 | 62 anni | 41 anni |
3 mesi per i privati 6 mesi per i pubblici |
no | fino al 2023 |
opzione donna | 60 anni (59 se con un figlio, 58 se con due figli) | 35 anni entro il 2022 |
12 mesi (18 per autonome) |
no | ricalcolo contributivo |
precoci |
41 anni | 3 mesi | ogni due anni dal 2027 | stato di bisogno | |
lavoro usurante | minimo di
61 anni e 7 mesi |
35 anni | 12/18 mesi | ogni due anni |