Glossario welfare

Cumulo

15 Maggio 2019

Cumulo dei contributi previdenziali

Il cumulo è uno strumento che permette ad un lavoratore di sommare gratuitamente i periodi contributivi versati in diversi enti o gestioni previdenziali. In questo modo, tutti i contributi pagati nel corso della propria carriera sono utili per raggiungere i requisiti minimi per la pensione.

Utilizzando il cumulo, infatti, si può ottenere sia la pensione di vecchiaia, sia quella anticipata (42 anni e 10 mesi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi per le donne).

A differenza della totalizzazione, con il cumulo ogni gestione mantiene il proprio sistema, pertanto viene applicato il sistema di calcolo contributivo solo ai periodi in cui effettivamente era in vigore questo sistema.

ATTENZIONE: i periodi contributivi vengono sommati solo se non coincidenti. Per esempio, se nel 2018 il lavoratore ha maturato 52 settimane in due diverse gestioni, quell’anno viene conteggiato comunque come una sola annualità.

Chi può accedere alla pensione con il cumulo?

Possono usare il cumulo tutti i lavoratori dipendenti, autonomi iscritti alla gestione separata Inps e, dal 2017, liberi professionisti iscritti ad una Cassa di previdenza.

A chi presentare la domanda e come si calcola la pensione con il cumulo?

Il lavoratore richiede la pensione in cumulo all’ultimo ente al quale ha versato i suoi contributi.

L’Inps, dopo aver richiesto ai diversi Enti le porzioni di pensione (pro-quota) di loro competenza, paga concretamente l’assegno pensionistico.

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